LA NOSTRA STORIA
Premiata Farmacia Centrale dr. Rosati
dal 1877 in Ascoli Piceno
Dott. Umberto Rosati
Umberto Rosati (industriale chimico e farmacista) nacque a Maltignano (Ascoli Piceno) il 9 febbraio 1861, da una antica e nobile famiglia di proprietari terrieri di origine lombarda (anticamente conosciuta come De Rosate), trasferitasi nel Piceno agli inizi del 1400 con dimore in Ascoli, Montalto, Fermo, Maltignano e Castel di Lama.
Si laureò dapprima in Farmacia e successivamente anche in Chimica e Tecnologia Farmaceutica presso la Regia Università degli Studi di Camerino e subito da neolaureato assunse la direzione dell’antica Farmacia Morganti in Piazza dell’Arengo (attuale Piazza Arringo) ad Ascoli Piceno e dopo poco anni nel dicembre del 1887 ne divenne proprietario acquistandola dal vecchio titolare rimettendola completamente a nuovo “con molto buongusto” come riferivano i giornali dell’epoca (rif. Corriere di Ascoli).
Successivamente nel 1890 acquistò dal curatore del fallimento Giovan Battista Frignani, l’omonima Farmacia (fondata il 17 aprile 1877) sita all’angolo del Trivio, nell’allora Palazzo della Cassa di Risparmio (poi Palazzo Rosati), pagando per tutto il contenuto di “medicinali, specialità, droghe, mobili, attrezzi, utensili, vasellame, ceramiche” e naturalmente la licenza, la somma di lire seimila. Dopo rapidissimi lavori di ristrutturazione e di abbellimento, nell’agosto successivo la riaprì al pubblico, facendola ritornare ad essere “Il Parlamento”, come scriveva un giornale dell’epoca “ritrovo ove fuggiva il tempo in lieta conversazione sulle novità cittadine”.
PREMIATA FARMACIA CENTRALE
Per la sua posizione proprio al centro dell’antica Città di Ascoli venne chiamata Farmacia Centrale (nome che tutt’ora la contraddistingue) ed i suoi discendenti (alla quinta generazione) ancora seguono le orme del loro avo.
Nella gestione delle due farmacie, lo coadiuvava il fratello Giacomo (anche lui laureato sia in Chimica che Farmacia), per cui poteva dedicarsi con impegno allo studio di nuove formule di prodotti farmaceutici, che poi realizzava nel suo laboratorio chimico farmaceutico e quindi venderle sia nelle sue farmacie che in altre farmacie in tutta Italia.
Si rese tra l’altro benemerito della Città di Ascoli, come testimoniano numerosi giornali dell’epoca, poiché nel 1891 “con grande spirito di comprensione e filantropia” aveva istituito la prima Farmacia notturna, nella sua sede all’angolo di Corso Umberto e Via del Trivio (vista la centralità), lasciandola “aperta sino all’una dopo la mezzanotte e riaprendola alle quattro del mattino”.
Per sviluppare nuove tecniche e nuovi prodotti era sempre in giro, sia in Italia che nella vicina Costa Azzurra (dove per lunghi periodi amava ritirarsi), alla ricerca di erbe officinali e nuovi prodotti chimici, che poi sapientemente da lui personalmente composti, divenivano quelle specialità di cui sovente parlavano i giornali dell’epoca con “manifeste ed ampie approvazioni da notabilità mediche e scientifiche” come il Prof. Giuseppe Guarnieri (Direttore del Gabinetto di Patologia Generale nella Regia Università di Pisa), il Prof. Dott. Saverio Bianchini (Medico Primario e Direttore dei Regi Ospedali di Lucca), il Prof. Pietro Albertoni (Direttore del Gabinetto di Fisiologia Sperimentale della Regia Università di Bologna), il Prof. Dott. Fabio Vitali (Medico Primario nell’Ospedale Civile di Venezia e Professore pareggiato di Patologia Medica), il Prof. Comm. Gaetano Mazzoni (chirurgo primario negli Ospedali di Roma), il Prof. Cav. Carlo Fedeli (Direttore di Patologia Speciale Medica nella Regia Università di Pisa), il Prof. Comm. Giuseppe Lapponi (Medico privato di Sua Santità Papa Pio X), il Prof. Cav. Erasmo De Paoli di Perugia, il Prof. Aristide Mattoli (Docente pareggiato nella Regia Università di Roma), il Prof. Dott. Antonio Gnudi (Docente della Regia Università di Bologna), il Prof. Dott. Vittorio Cantù (Direttore dell’Ospedale Pammattone di Genova), il Dott. Comm. Ettore Marchiafava (Medico consulente di Sua Santità Papa Pio X, nonchè i Prof.ri Ceci; Capogrossi, Postemski, Tassi, Mazzoni, Queirolo, De Giovanni e molti altri ancora.
Ma fu proprio grazie agli studi personali portati avanti nel corso della fine dell’ottocento, che il Cav. Dott. Prof. Umberto Rosati, conseguì con nella “Terza Esposizione Campionaria Mondiale di Roma” (svoltasi tra il dicembre 1900 ed il gennaio 1901) la massima onorificenza, ossia la Medaglia d’oro “aggiudicata dalla Giuria ad unanimità di voti” per gran parte dei suoi prodotti realizzati nel proprio Laboratorio Chimico Farmaceutico e precisamente per i seguenti preparati:
- Ferro China Rosati – Elixir (per il quale fece eseguire un bozzetto pubblicitario dal noto artista dell’epoca Augusto Mussini);
- Anisetta Rosati;
- Amaro Rosati “Qualis Superior” anticamente conosciuto come Amaro Picenum;
- Elixir Imperiale;
- Ferro China alla noce Vomica (liquore tonico ricostituente);
- Glicerolato di Ipofosfiti composto (ricostituente nei casi di neurastenia, diabete ed altre malattie esauriente);
- Neurobiogeno (rigeneratore dell’energia nervosa);
- Alchermes Rosati;
- Olio arabo zooiatrico;
- Soluzione iodio fosfo calcica (indicata nei casi di esaurimento e di alterata crisi sanguigna).
A seguito di questa prima di una lunga serie di onorificenze il Laboratorio Chimico Farmaceutico e la Farmacia Centrale ubicati in Corso Umberto e Via del Trivio assunsero l’appellativo di “Premiata” che tutt’ora costituisce l’insegna della “Premiata Farmacia Centrale del dr. Rosati”. Agli inizi del secolo vendette la Farmacia di Piazza Arringo, per poi acquistare dalla Cassa di Risparmio di Ascoli, nel 1914 “l’intero edificio della vecchia Sede, che andava sulla Via Trivio sino a Palazzo Tozzi Condivi e sul Corso Umberto terminava con la Rua delle Sette Soglie”, comprendendo naturalmente i locali della propria Farmacia, per la somma di lire 156.600.
Ancora prima della morte poi avvenuta il 29 giugno 1936, passò a tutti coloro che sarebbero stati i suoi eredi (non figli in quanto, nonostante le innumerevoli “liaison” non si era mai sposato) tutto il suo ingente patrimonio, ed in particolare al nipote dr. Gino Rosati figlio del fratello Giuseppe, la Farmacia nella quale lo aveva tenuto con se sin da quando nel 1916 si era laureto farmacista e chimico nelle Regie Università di Bologna e Modena).
Da questo nuovo proprietario la “Premiata Farmacia Centrale dr. Rosati” è poi passata al figlio dr. Pier Alberto Rosati che l’ha gestita con la moglie anch’essa farmacista dott.ssa Maria Teresa Tenti Rosati fino agli anni ’90. Successivamente è stata tramandata ai figli dr. Stefano Rosati e dott.ssa Anna Laura Rosati e ad oggi al nipote dr. Pieralberto Rosati.